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Nel panorama tecnologico in rapida evoluzione, Zoom Communications (Nasdaq : ZM) continua la sua trasformazione strategica, come evidenziato dai risultati del terzo trimestre fiscale 2025 annunciati ieri sera, 25 Novembre 2024. L’azienda, che ha ridefinito le comunicazioni digitali durante la pandemia, sta ora emergendo come un innovatore nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alle soluzioni enterprise, mostrando una resilienza e una capacità di adattamento che potrebbero ridefinire il suo ruolo nel futuro del lavoro digitale.

I numeri del trimestre raccontano una storia di crescita moderata ma significativa, con ricavi che hanno raggiunto 1,177 miliardi di dollari, segnando un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente. Ma è la composizione di questi ricavi a rivelare la vera direzione dell’azienda: il segmento Enterprise, cresciuto del 5,8% a 698,9 milioni di dollari, rappresenta ora il 59% del fatturato totale, evidenziando il successo della strategia di penetrazione nel mercato delle grandi organizzazioni.

La crescita del 72% anno su anno dei clienti Workvivo e il superamento dei 1.250 clienti Zoom Contact Center (con una crescita dell’82% anno su anno) sono ulteriori indicatori della capacità dell’azienda di diversificare le proprie fonti di ricavo oltre il core business delle videoconferenze. Questa espansione in nuovi segmenti di mercato potrebbe rivelarsi cruciale per sostenere la crescita futura.

Guardando al futuro, la guidance per il quarto trimestre, con ricavi previsti tra 1,175 e 1,180 miliardi di dollari, e per l’intero anno fiscale 2025, con ricavi attesi tra 4,656 e 4,661 miliardi di dollari, suggerisce un approccio conservativo ma realistico alle prospettive di crescita. La sfida per Zoom sarà accelerare il tasso di crescita mantenendo gli elevati margini di profittabilità che hanno caratterizzato la sua performance recente.

L’azienda ha superato le aspettative degli analisti, che prevedevano un fatturato di circa 1,16 miliardi di dollari e un utile per azione di $1,31, registrando invece ricavi per 1,18 miliardi e un EPS di $1,38. Tuttavia, nonostante questi risultati positivi, il mercato ha mostrato alcune preoccupazioni che meritano un’analisi approfondita.

La crescita del 3,6% anno su anno, sebbene positiva, ha sollevato interrogativi sulla velocità di recupero dell’azienda nel periodo post-pandemia. Alcuni analisti ritengono che questo ritmo di crescita sia più lento di quanto sperato, soprattutto considerando le ambiziose aspettative del mercato per le aziende tecnologiche focalizzate sull’intelligenza artificiale. La pressione competitiva da parte di servizi come Microsoft Teams continua inoltre a rappresentare una sfida significativa per l’espansione di Zoom nel mercato enterprise.

Particolarmente significativa è la composizione dei ricavi: il segmento Enterprise, cresciuto del 5,8% a 698,9 milioni di dollari, rappresenta ora il 59% del fatturato totale. Questo shift verso il mercato enterprise è cruciale per la strategia di lungo termine dell’azienda, ma le proiezioni di crescita annuale a basso doppio cifra per il 2025, 2026 e 2027 hanno deluso alcuni investitori che si aspettavano tassi di espansione più elevati.

Un elemento positivo emerge dall’analisi del comportamento dei clienti: il tasso di abbandono mensile nel segmento Online ha toccato il minimo storico del 2,7%, un miglioramento di 30 punti base rispetto all’anno precedente. Questo dato suggerisce che Zoom sta riuscendo a fidelizzare la sua base utenti nonostante l’intensificarsi della competizione nel settore.

La solidità finanziaria dell’azienda si riflette in margini operativi non-GAAP del 38,9% e in una robusta generazione di free cash flow, pari a 457,7 milioni di dollari. Questa forza finanziaria ha permesso all’azienda di aumentare il programma di riacquisto azioni di ulteriori 1,2 miliardi di dollari, anche se alcuni analisti interpretano questa mossa come un segnale che l’azienda potrebbe avere difficoltà a trovare opportunità di crescita sufficientemente attraenti per reinvestire il capitale.

Nel campo dell’intelligenza artificiale, Zoom sta giocando le sue carte più ambiziose. Il lancio di AI Companion 2.0 e l’introduzione di add-on AI a pagamento segnano un punto di svolta nella strategia di monetizzazione delle capacità di intelligenza artificiale. L’aumento del 59% trimestre su trimestre degli utenti attivi mensili di AI Companion è incoraggiante, ma gli investitori attendono di vedere se queste innovazioni si tradurranno in una accelerazione significativa della crescita dei ricavi.

Un risultato particolarmente positivo è stata l’acquisizione di un contratto record da 20.000 postazioni per Zoom Contact Center in area EMEA, che dimostra la capacità dell’azienda di competere nel settore dei contact center enterprise. La crescita del 72% anno su anno dei clienti Workvivo e il superamento dei 1.250 clienti Zoom Contact Center evidenziano il successo della strategia di diversificazione.

Tuttavia, la recente impennata del titolo seguita dall’attuale correzione suggerisce che alcuni investitori hanno deciso di prendere profitto, ritenendo che le valutazioni avessero già incorporato molte delle prospettive positive. La guidance per il quarto trimestre, con ricavi previsti tra 1,175 e 1,180 miliardi di dollari, e per l’intero anno fiscale 2025, con ricavi attesi tra 4,656 e 4,661 miliardi di dollari, riflette un approccio conservativo che potrebbe non essere sufficiente a riaccendere l’entusiasmo degli investitori nel breve termine.

Dal punto di vista degli investitori, diversi fattori meritano particolare attenzione. La crescita del 7,1% anno su anno dei clienti con contratti superiori a 100.000 dollari è positiva, ma il tasso di espansione netto dei dollari per questi clienti al 98% suggerisce che la monetizzazione della base clienti esistente potrebbe essere una sfida. La robusta posizione di cassa, con 7,7 miliardi di dollari, fornisce all’azienda ampia flessibilità per investimenti strategici, ma gli investitori vorranno vedere questi fondi impiegati in modo efficace per accelerare la crescita.

La trasformazione di Zoom da provider di videoconferenze a piattaforma enterprise AI-first è un percorso complesso che richiederà tempo e pazienza. Mentre i risultati del terzo trimestre mostrano progressi in questa direzione, le reazioni del mercato suggeriscono che gli investitori stanno ancora valutando se l’azienda riuscirà a mantenere un vantaggio competitivo sostenibile in un mercato sempre più affollato.

In un contesto macroeconomico ancora incerto, la solidità finanziaria di Zoom, combinata con la sua chiara visione strategica e la capacità di esecuzione dimostrata, potrebbero rendere il titolo interessante sia per investitori value che cercano stabilità finanziaria, sia per investitori growth attratti dal potenziale di lungo termine nel mercato dell’intelligenza artificiale enterprise.

La chiave sarà monitorare l’adozione delle nuove funzionalità AI e la capacità dell’azienda di difendere e espandere la sua posizione nel mercato enterprise, nonostante la forte pressione competitiva.

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