Nel panorama sempre più competitivo dei veicoli elettrici, Polestar (NASDAQ: PSNY) si trova in un momento decisivo della sua storia. Le due importanti comunicazioni rilasciate il 16 gennaio 2025 dipingono il quadro di un’azienda che, pur affrontando sfide significative nel presente, sta gettando le basi per un futuro potenzialmente trasformativo.
Il terzo trimestre del 2024 ha visto Polestar confrontarsi con una realtà di mercato particolarmente impegnativa. Le vendite al dettaglio di 12.548 veicoli, che segnano un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raccontano la storia di un’azienda che sta navigando in acque turbolente. I ricavi di 551 milioni di dollari, in diminuzione del 10%, riflettono non solo il minor volume di vendite ma anche le pressioni competitive che hanno richiesto maggiori sconti, specialmente per il modello Polestar 2.
La perdita netta di 323 milioni di dollari potrebbe far sobbalzare qualsiasi investitore, ma è importante contestualizzare questi numeri all’interno di un quadro più ampio. L’EBITDA rettificato, migliorato del 28% rispetto al Q3 2023, suggerisce che le iniziative di gestione dei costi stanno iniziando a dare i loro frutti. Questo miglioramento non è casuale, ma il risultato di azioni mirate della direzione per ridurre le spese generali e amministrative.
Un aspetto particolarmente significativo emerge dall’analisi della situazione finanziaria: Polestar ha recentemente assicurato oltre 800 milioni di dollari in linee di credito a 12 mesi, con la prospettiva di ottenere ulteriori 400 milioni. Questo supporto finanziario, unito al saldo di cassa di 501 milioni di dollari alla fine del Q3 2024, fornisce all’azienda il respiro necessario per eseguire i suoi piani di trasformazione.
La gestione del capitale circolante e degli investimenti assume un ruolo cruciale in questa fase. Circa un quarto dei proventi dalle nuove linee di credito sarà destinato al rimborso di altri prestiti, mentre la parte rimanente supporterà le esigenze di capitale circolante. Questa strategia di gestione del debito, insieme al supporto continuo di Geely, suggerisce una solida base finanziaria per affrontare le sfide immediate.
Il mercato dei veicoli elettrici sta attraversando una fase di intensa competizione, con pressioni sui prezzi che hanno costretto Polestar a rivedere le sue previsioni per il 2024. L’azienda ora prevede un calo dei ricavi a due cifre percentuali e margini lordi negativi, riflettendo le difficili condizioni di mercato e un mix di prodotti che ha visto meno vendite del previsto per i modelli Polestar 3 e 4.
Tuttavia, non tutto è cupo all’orizzonte. L’ordine di portafoglio in crescita del 37,2% nel Q4 2024 rispetto all’anno precedente, con Polestar 3 e 4 che rappresentano il 56% dei nuovi ordini, suggerisce che la strategia di diversificazione del portfolio prodotti sta iniziando a dare i suoi frutti. Questo momentum positivo negli ordini potrebbe segnalare un punto di svolta per l’azienda mentre si avvicina al 2025.
La nomina di nuove figure chiave nel management, tra cui Michael Lohscheller come CEO e Jean-François Mady come CFO, indica un rinnovamento della leadership in un momento cruciale. Queste nomine, insieme al rafforzamento del consiglio di amministrazione con nuovi amministratori indipendenti, suggeriscono un impegno verso una governance più robusta e una gestione più efficace delle sfide future.
La visione di Polestar per il futuro, delineata nella seconda comunicazione del 16 gennaio, rivela un piano ambizioso che potrebbe ridefinire il percorso dell’azienda. Il 2025 viene indicato come l’anno della svolta, con l’obiettivo di raggiungere finalmente la redditività. L’ambizione non si ferma qui: l’azienda punta a una crescita annua composta del volume delle vendite al dettaglio del 30-35% nel periodo 2025-2027, con l’aspettativa di generare un flusso di cassa libero positivo dopo gli investimenti entro il 2027.
L’annuncio della Polestar 7, un SUV compatto premium che sarà prodotto in Europa, rappresenta una mossa strategica significativa. Questa decisione non solo rafforza la presenza globale dell’azienda, che ora può vantare una rete produttiva ben bilanciata tra USA, Corea del Sud, Cina e presto Europa, ma segna anche l’ingresso in uno dei segmenti più redditizi del mercato automobilistico premium. La scelta di concentrarsi sul segmento SUV compatto non è casuale: rappresenta il segmento in più rapida crescita e più redditizio nel mercato premium globale.
La trasformazione commerciale di Polestar sta accelerando, con un piano ambizioso di espansione retail che prevede un aumento del 75% degli spazi vendita entro il 2026. L’ingresso nel mercato francese nel 2025, uno dei più grandi e in rapida crescita mercati EV in Europa, rappresenta un’opportunità significativa di espansione. Questa mossa, insieme all’espansione pianificata in Europa orientale, Asia e America Latina dal 2026, suggerisce una strategia di crescita geografica ben ponderata.
Un aspetto particolarmente interessante per gli investitori è l’emergere di nuovi flussi di ricavi. La vendita di crediti CO2 potrebbe generare entrate significative a tre cifre in milioni di dollari all’anno dal 2025, grazie alla crescente domanda da parte dei produttori tradizionali che faticano nella transizione verso i veicoli elettrici. Il lancio di Polestar Energy in Europa, che promette di ridurre i costi di ricarica domestica fino al 30%, rappresenta un’altra potenziale fonte di ricavi ricorrenti.
L’attenzione all’esperienza cliente si manifesta anche attraverso l’espansione della rete di ricarica. Con Polestar Charge, i clienti europei hanno accesso a oltre 850.000 punti di ricarica, inclusi i Supercharger Tesla, mentre in Nord America possono utilizzare oltre 17.800 Supercharger Tesla con un adattatore NACS. Questa infrastruttura di ricarica estesa potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo significativo.
Per gli investitori, il quadro che emerge è complesso ma ricco di potenziale. Nel breve termine, la volatilità dei risultati finanziari e le sfide operative suggeriscono cautela. Tuttavia, il solido supporto finanziario, il portafoglio ordini in crescita e i segnali positivi dal lancio dei nuovi modelli potrebbero offrire opportunità tattiche per gli investitori più aggressivi.
Per gli investitori con un orizzonte temporale più lungo, il piano strategico di Polestar offre diversi elementi convincenti. La diversificazione geografica della produzione, l’espansione del portfolio prodotti, l’ingresso in nuovi mercati e lo sviluppo di flussi di ricavi complementari creano multiple leve di crescita. L’obiettivo di redditività nel 2025, seguito da miglioramenti dei margini e dell’efficienza operativa dal 2026 in poi, delinea un percorso credibile verso la sostenibilità finanziaria.
Il successo di questa trasformazione dipenderà dall’esecuzione impeccabile di molteplici iniziative: il ramp-up produttivo dei nuovi modelli, l’implementazione efficace della nuova strategia di vendita, la realizzazione dei risparmi sui costi previsti e il successo del lancio di Polestar 5 nella seconda metà del 2025. Gli investitori dovranno monitorare attentamente questi elementi nei prossimi trimestri.
Il sostegno continuo di Geely, che si è impegnata a supportare Polestar nel garantire ulteriori finanziamenti in equity e debito, fornisce un importante elemento di stabilità. Questo supporto potrebbe rivelarsi cruciale nel permettere all’azienda di attraversare con successo questa fase di trasformazione.
In conclusione, Polestar si trova in un momento di profonda trasformazione. Mentre le sfide immediate sono significative, il piano strategico presentato offre una visione convincente del futuro. Per gli investitori, la chiave sarà valutare attentamente il proprio orizzonte temporale e la tolleranza al rischio. L’attuale momento di transizione potrebbe rappresentare un’interessante opportunità di ingresso per investitori pazienti che credono nella visione a lungo termine dell’azienda, mentre gli operatori di breve termine dovranno navigare con attenzione la volatilità attuale, cercando punti di ingresso tattici basati sui catalizzatori immediati come i dati delle consegne trimestrali e gli aggiornamenti sulla produzione.