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Un nostro utente ci ha chiesto di fare un’analisi su Bloom Energy , un titolo che ci è sembrato subito molto interessante.

 

Bloom Energy Corporation (NYSE: BE) progetta, produce e vende sistemi di celle a combustibile ad ossido solido per la generazione di energia in loco; ha sede a San Jose in California e ha il suo mercato negli Stati Uniti, Giappone, Cina, India e nella Repubblica di Corea.

Il suo prodotto per eccellenza è il Bloom Energy Server, una piattaforma di generazione di energia che converte gas naturale, biogas o idrogeno a bassa pressione in elettricità attraverso un processo elettrochimico senza combustione: questa è una vera innovazione nel campo della produzione di energia elettrica pulita. 

Quando si parla di un titolo nel settore green bisogna fare sempre un discorso più generale perchè l’andamento dipende molto dalle politiche governative e dalla “voglia” di cambiamento a livello mondiale. 

Come abbiamo accennato il Bloom Energy Server è in grado di generare energia anche da gas naturali e biogas ma il vero obbiettivo è la generazione di energia dall’idrogeno perchè i risultati sono nettamente superiori e soprattutto completamente green, a impatto zero. 

Attualmente le scorte di idrogeno sono deboli per il costo di produzione di questo gas. Per fare un esempio pratico : se voglio estrapolare idrogeno dalla molecola dell’acqua devo usare un processo di elettrolisi che ha bisogno di energia –> mi serve energia per produrre idrogeno che poi mi servirà per produrre altra energia –> bisogna vedere se questo processo ha un risultato positivo e quindi se ne valga veramente la pena. 

Sulla Terra l’idrogeno non si trova allo stato puro ma soltanto in forma combinata nelle molecole con altri elementi chimici. La produzione dell’idrogeno richiede il consumo di energia e questa produzione è spesso causa di inquinamento.

 

Detto questo, il movimento e gli investimenti per l’energia verde cresce sia nel settore pubblico che in quello privato, ciò potrebbe cambiare rapidamente le cose. 

I paesi di tutto il mondo si stanno impegnando a ridurre le emissioni. Gli Stati Uniti e l’Europa hanno promesso di ridurre le emissioni per i prossimi anni con numeri molto elevati.  La Cina ha affermato che smetterà di rilasciare CO2 nei prossimi 40 anni.

L’impegno a ridurre le emissioni potrebbe inaugurare un’era di energia pulita a idrogeno; secondo la Clean Hydrogen Future Coalition , “l’idrogeno pulito ha la capacità di accelerare la decarbonizzazione in tutti i settori della nostra economia”.

Diverse aziende e analisti ritengono che l’idrogeno aumenterà di popolarità come fonte di energia verde. Goldman Sachs e Bank of America affermano che il mercato dell’idrogeno potrebbe valere fino a 11,7 trilioni di dollari nei prossimi 10 anni . 

 

A metà Luglio Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha annunciato che spenderà 52,5 milioni di dollari in progetti di tecnologia dell’idrogeno pulito ma per ora sembra tutto un po’ bloccato e il settore sta facendo fatica. La politica di Biden che a inizio mandato sembrava concentrata principalmente sull’innovazione delle energie alternative e quindi sul green , attualmente sembra essersi arrestata; probabilmente tutto dipenderà dall’evolversi della pandemia, quando sarà sotto totale controllo probabilmente si potrà dedicare allo sviluppo delle idee per cui è stato eletto.  

Passiamo ora a vedere gli ultimi utli rilasciati dall’azienda 2 giorni fa (4 Agosto 2021) :  

 

  • Ricavi di $ 228,5 milioni nel secondo trimestre del 2021, un aumento del 21,6% rispetto ai ricavi di $ 187,9 milioni nel secondo trimestre del 2020. Ricavi del prodotto di $ 146,9 milioni nel secondo trimestre del 2021, con un aumento del 26,4% rispetto al secondo trimestre del 2020, trainato principalmente da un aumento del 41,5% delle adesioni.
  • Margine lordo del 16,3% nel secondo trimestre del 2021, in aumento di 2,3 punti percentuali rispetto al margine lordo del 14,0% nel secondo trimestre del 2020, trainato principalmente dal miglioramento del costo del prodotto e dal favorevole mix di vendita derivante dalla crescita del prodotto e dell’elettricità.
  • Il margine lordo non GAAP è stato del 18,0% nel secondo trimestre del 2021, con un aumento di 1,5 punti percentuali rispetto al margine lordo non GAAP del 16,5% nel secondo trimestre del 2020, principalmente guidato dal miglioramento del costo del prodotto e dal favorevole mix di vendita derivante dalla crescita nel prodotto e nell’elettricità.
  • Margine operativo del (18,7%) nel secondo trimestre del 2021, in calo di 3,0 punti percentuali rispetto al margine operativo del (15,7%) nel secondo trimestre del 2020, trainato da aumenti delle spese operative per espandere la nostra capacità commerciale, investire in tecnologia e garantire che il nostro ambiente di controllo sia pronto per la crescita.
  • Il margine operativo non GAAP è stato del (10,3%) nel secondo trimestre del 2021, in calo di 4,5 punti percentuali rispetto al margine operativo non GAAP del (5,8%) nel secondo trimestre del 2020, trainato dagli aumenti delle spese operative per espandere la nostra capacità commerciale, investire in tecnologia e garantire che il nostro ambiente di controllo sia pronto per la crescita.
  • EPS GAAP di $ (0,31) e EPS rettificato di $ (0,23) nel secondo trimestre del 2021, rispetto a EPS GAAP di $ (0,34) e EPS rettificato di $ (0,23) nel secondo trimestre del 2020, guidato da una riduzione in interessi passivi a causa del rifinanziamento delle nostre note a un tasso di interesse inferiore nel 2020 e un aumento delle azioni in circolazione.

Il mio personale pensiero è che per muovere in maniera sostanziale il settore green e quindi anche Bloom Energy ci vorrebbe qualche notizia positiva dall’esterno (il governo americano che si impegna allo sviluppo e all’implementazione di nuove fonti di energia) che dia fiducia e forza a tutto il settore. 

 

Graficamente possiamo notare che dopo non essere riusciti a infrangere la resistenza massima intorno ai 27,50$, le azioni di Bloom Energy hanno raggiunto il doppio minimo intorno ai 20,60$. Questa zona sembra un ottimo supporto quindi se si intende salire a bordo bisognerebbe considerare una quotazione sotto i 21$ (al momento della scrittura il titolo è a 21,34$)

Ricordiamo che nelle 52 settimane il titolo è riuscito a sfiorare i 45$ (8 Febbraio 2021) e da quel punto ha incominciato ad avere un trend ribassista con alcuni spike interessanti che fanno ben sperare.

Gli investitori dovrebbero sfruttare questo calo come opportunità di acquisto? 

Se credete fortemente nel settore, la risposta è sicuramente affermativa anche se il rischio rimane alto perchè è un campo ancora in piena esplorazione e dall’oggi al domani potrebbe spuntare fuori qualche altra idea innovativa che potrebbe spazzare via l’idea dell’idrogeno come fonte pulita di energia. 

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