Abbiamo visto recentemente lo SPY e il QQQ ancora raggiungere massimi storici ma qualcosa non è più come prima. Infatti gran parte delle posizioni dello SPY e del QQQ sono neutrali o ribassiste mentre gli indici tendono a crescere soprattutto perché i big 5 degli indici hanno peso e performance che permettono di far muovere l’indice sebbene altri assetti del paniere non stiano performando bene.
Da questo grafico dello SPY puoi notare che sul frame del 10MIN c’è attività costante alle NY15:50 di scarico del sottostante, mentre poi il prezzo tende a reagire: ovviamente non succede in ogni sessione ma è un trend interessante poiché lascia indizi sullo scarico di volume degli istituzionali. Che cosa succede quindi?
Considerando i volumi medi giornalieri molto composti, è molto probabile che gli investitori istituzionali stiano scaricando posizioni con un profilo molto basso, liberando liquidità per altre opportunità di mercato. La price action tende poi a risalire a causa della leva degli attori minori di mercato. Ma come confermiamo questo sentiment?
Nell’approccio macroeconomico agli investimenti è primario inquadrare gli assetti nella situazione economica del momento, fotografando con i dati in che quadrante economico ci troviamo. Nel grafico che segue potete notare come USA e Cina siano in due momenti completamente diversi. Precisiamo che i grafici hanno come riferimento il CPI, GDP e Inflazione e sono solo a scopo esemplificativo: è necessaria una approfondita ricerca di tutti i fattori che bilanciano il mercato, tuttavia nel rispetto del principio di semplicità di Altogain, ve le proponiamo in questo formato.
Gli USA hanno rallentato la crescita ma si mantengono in un quadrante reflazionistico, mentre la Cina sta attraversando un momento di stagflazione, ovvero un momento in cui l’inflazione cresce ma il GDP diminuisce.
Le banche centrali hanno in genere l’obiettivo della stabilità di prezzi, massima occupazione e inflazione controllata: quasi obiettivi vengono in genere mantenuti attraverso il QE, la politica Fiscale o l’aumento di base monetaria dipendentemente dagli shock economici che si devono affrontare oppure in relazione ai cicli naturali di mercato.
In Cina esiste un vettore che porta alla stagflazione e quindi di sofferenza delle equities a paragone di assetti quali fixed income, cash e gold, tuttavia in questo quadrante è indicativo aspettarsi aziende del settore Utilities, REITS, Healthcare e Telecom performare meglio, in associazione a caratteristiche di low beta High Dividend e Value stocks. Anche i Bonds a lunga scadenza possono temporaneamente essere da protezione alla svalutazione in attesa di opportunità migliori.
Ma in USA dove ci stiamo dirigendo?
È relativamente presto per dirlo.
Il CPI e PPI hanno dato grandi segnali inflazionistici e il GDP decellera di 2 punti percentuali, pertanto è probabile che in futuro si riporti intorno al 1-2% annuali, ovvero ai livelli pre-Covid e soprattutto a livelli sostenibili con la stabilità dei prezzi.
Non è facile prevedere quando, ma se ti stai chiedendo perché il mercato sembra essere pensieroso e indeciso, è perché di fatto esiste incertezza sul prossimo quadrante che potrebbe essere di stagflazione (meno probabile) o a cavallo tra Disinflazione / Deflazione, dipendentemente dagli assetti e dalla politica monetaria che sarà applicata nel breve periodo. La diminuzione del QE infatti, già iniziata in Russia e Australia per esempio, porterà a performance del mercato decisamente meno aggressive e insieme ad un eventuale futuro aumento dei tassi a breve termine, l’economia cambierà passo. Il grande parametro da tenere d’occhio e’ l’inflazione.
In conclusione, se non hai ancora capito dove ci stiamo dirigendo, hai ragione e fai bene ad aspettare i prossimi segnali di mercato. Noi di Altogain saremo qui ad aggiornarti sui prossimi scenari.