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Nel panorama dell’industria automobilistica di lusso, Ferrari (NYSE: RACE) continua a distinguersi non solo come produttore di alcune delle auto più desiderate al mondo, ma come vero e proprio paradigma di eccellenza industriale e finanziaria. I risultati del terzo trimestre 2024, pubblicati oggi, raccontano la storia di un’azienda che sta magistralmente bilanciando tradizione e innovazione, performance finanziaria e responsabilità ambientale, esclusività e crescita sostenibile.

Dal punto di vista del mix prodotto, Ferrari sta brillantemente gestendo la transizione verso la mobilità elettrificata. Nel trimestre, i modelli ibridi hanno rappresentato il 55% delle consegne totali, mentre i modelli ICE tradizionali il restante 45%. Questa distribuzione non è casuale ma riflette una precisa strategia che mira a mantenere l’identità del marchio mentre si prepara per un futuro più sostenibile. La Ferrari Purosangue, la Roma Spider e la 296 GTS hanno guidato le consegne nel trimestre, mentre sono iniziate le prime consegne della SF90 XX Spider, dimostrando la capacità dell’azienda di rinnovare costantemente la propria gamma prodotti.

La performance finanziaria del trimestre è stata eccezionale sotto molteplici aspetti. I ricavi netti hanno raggiunto 1,644 miliardi di euro, segnando un aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente, un risultato ancora più impressionante se si considera il contesto macroeconomico sfidante. L’EBIT rettificato ha mostrato una crescita ancora più robusta, salendo del 10,3% a 467 milioni di euro, con un margine che ha toccato il 28,4%. Questo incremento della profittabilità operativa testimonia l’efficacia della strategia di Ferrari nel massimizzare il valore di ogni vettura prodotta.

La composizione dei ricavi merita un’analisi approfondita. Il segmento “Cars and spare parts” ha generato 1,4 miliardi di euro, con un incremento del 5,2%, mentre i ricavi da sponsorizzazioni, commerciali e brand sono cresciuti del 20,4% a 174 milioni di euro, dimostrando la forza del marchio Ferrari ben oltre il core business automobilistico. Particolarmente significativo è stato l’incremento nelle personalizzazioni, che evidenzia la capacità dell’azienda di catturare un premium price attraverso l’ulteriore customizzazione delle vetture.

La gestione finanziaria si è rivelata altrettanto impressionante. La generazione di free cash flow industriale ha raggiunto 364 milioni di euro nel trimestre, un risultato trainato dall’incremento dell’EBITDA rettificato e da una positiva variazione del capitale circolante. L’indebitamento netto industriale è sceso a 246 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 441 milioni di fine giugno 2024, nonostante il programma di riacquisto azioni che ha assorbito 147 milioni di euro nel periodo.

Un aspetto particolarmente significativo della strategia Ferrari è la gestione del portafoglio ordini, che ora si estende fino al 2026. Questa visibilità eccezionale sui ricavi futuri non solo fornisce una base solida per la pianificazione degli investimenti, ma rappresenta anche un elemento di stabilità in un settore tradizionalmente ciclico. La distribuzione geografica delle consegne riflette una gestione attenta dei diversi mercati: l’area EMEA ha registrato un incremento di 28 unità, il mercato americano ha visto una leggera flessione di 26 unità, mentre l’area Rest of APAC è cresciuta di 36 unità.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, Ferrari ha compiuto un passo significativo con la chiusura anticipata dell’impianto di trigenerazione a gas di Maranello. Questa decisione non è solo simbolica ma rappresenta un concreto avanzamento verso l’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2030. La transizione verso fonti di energia rinnovabile dimostra come Ferrari stia affrontando proattivamente le sfide ambientali, posizionandosi come pioniere della sostenibilità nel segmento del lusso automobilistico. Questa mossa strategica non solo riduce l’impronta di carbonio dell’azienda ma potrebbe anche mitigare la futura volatilità dei costi energetici.

Gli sviluppi recenti nel business includono importanti partnership strategiche. Il rinnovo pluriennale dell’accordo con Shell, effettivo dal 1° gennaio 2026, e la nuova collaborazione con UniCredit per le attività Formula 1 dimostrano la capacità dell’azienda di attrarre e mantenere partner di primo livello. Questi accordi non solo forniscono stabilità ai ricavi non-automotive ma rafforzano anche il posizionamento globale del marchio.

Per quanto riguarda le prospettive future, il management ha aumentato la guidance per il 2024, prevedendo ricavi superiori a 6,55 miliardi di euro e un margine EBIT rettificato di almeno il 27,5%. Questi obiettivi appaiono raggiungibili considerando il forte momentum operativo e la domanda sostenuta. Le assunzioni alla base di questa guidance includono un mix prodotto e geografico positivo, personalizzazioni più forti e un’espansione delle attività lifestyle, bilanciati da una persistente inflazione dei costi e maggiori investimenti nel brand.

Dal punto di vista degli investitori, Ferrari presenta un profilo di investimento particolarmente attraente. Nel breve termine, diversi fattori supportano una visione positiva:

  • La forte generazione di cassa e i margini in espansione
  • La visibilità eccezionale sugli ordini
  • Il pricing power dimostrato attraverso le personalizzazioni
  • La gestione disciplinata dei costi in un contesto inflazionistico

 

Nel lungo termine, il caso di investimento è supportato da:

  • La leadership nella transizione verso la mobilità sostenibile nel segmento lusso
  • L’eccellente visibilità del portafoglio ordini fino al 2026
  • La continua innovazione di prodotto, come dimostrato dal recente lancio della F80
  • La forza del brand che permette di espandere le attività lifestyle e le partnership strategiche
  • La capacità di attrarre e fidelizzare una clientela di ultra-high-net-worth individuals

 

Il programma di riacquisto azioni in corso, che ha visto l’acquisto di 157.278 azioni ordinarie per un controvalore di 66,4 milioni di euro solo tra ottobre e novembre 2024, dimostra la fiducia del management nel valore intrinseco dell’azienda e l’impegno nella creazione di valore per gli azionisti.

Ferrari continua a dimostrare una rara capacità di eccellere su tutti i fronti: operativo, finanziario e strategico. La combinazione di un business model resiliente, una gestione finanziaria prudente e una chiara visione del futuro sostenibile del lusso automobilistico rende il titolo particolarmente attraente per investitori con un orizzonte di lungo termine. Mentre le sfide macroeconomiche e le pressioni competitive potrebbero creare volatilità nel breve termine, la posizione unica di Ferrari nel segmento del lusso, supportata da un portafoglio ordini robusto e una strategia di elettrificazione ben calibrata, suggerisce che l’azienda sia ben posizionata per continuare a creare valore significativo per gli azionisti negli anni a venire.

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