Le aziende pubbliche fanno spesso mosse strategiche per rendere le loro azioni più accessibili agli investitori e per influenzare la liquidità sul mercato azionario. Uno strumento comune usato per raggiungere questi obiettivi è lo “Stock Split“, un processo che divide le azioni esistenti in multiple unità , senza cambiare il valore complessivo della società .
Uno Stock Split o frazionamento azionario in italiano, è una procedura adottata da un’azienda per aumentare il numero di azioni in circolazione senza alterare il valore totale dell’azienda o il valore del portafoglio di un investitore. Ad esempio, in uno “split 2-per-1”, ogni azione esistente viene divisa in due azioni. Se un investitore possedeva una quota prima dello split, dopo ne avrà due, ma il valore totale della sua partecipazione rimarrà lo stesso.
Perché le aziende effettuano il frazionamento azionario?
Le aziende effettuano gli stock split per diversi motivi, principalmente per migliorare l’accessibilità delle loro azioni agli investitori e influenzare la liquidità sul mercato azionario. Ecco alcuni motivi principali:
1- Accessibilità agli Investitori: Riducendo il prezzo per azione tramite uno stock split, le azioni diventano più accessibili a una gamma più ampia di investitori. Un prezzo per azione più basso può attrarre investitori più piccoli o meno esperti, dando loro l’opportunità di investire in azioni di aziende ben consolidate.
2- Liquidità del Titolo: Uno stock split può aumentare la liquidità del titolo. Azioni più accessibili possono portare a un aumento del volume di scambi sul mercato, il che può essere vantaggioso per l’azienda in termini di visibilità e interesse degli investitori.
3- Impatto Psicologico: Un prezzo per azione più basso può avere un impatto psicologico sui potenziali investitori. Alcuni investitori potrebbero percepire le azioni con un prezzo più basso come più accessibili e attraenti, influenzando la domanda di azioni e potenzialmente aumentando la domanda sul mercato.
4- Attrattiva per i Trader: Azioni con un prezzo più basso per azione possono diventare più attraenti per i trader che cercano opportunità di trading a breve termine. Questo può aumentare il volume di scambi e la visibilità del titolo sul mercato.
Il frazionamento azionario ha delle conseguenze positive o negative sul titolo ?
In generale, il frazionamento azionario non dovrebbe avere un impatto sostanziale sul valore complessivo dell’azienda. Tuttavia, può generare effetti sia positivi che negativi, sebbene spesso siano più di natura temporanea e psicologica che di natura sostanziale.Â
Rendendo le azioni più accessibili in termini di prezzo per azione, uno stock split può attrarre un maggior numero di investitori individuali, aumentando la base di investitori potenziali. Inoltre gli stock split possono generare un aumento temporaneo dell’interesse e dell’attenzione degli investitori verso l’azienda, poiché possono percepire le azioni frazionate come più accessibili e attraenti.
Un aumento del volume di scambi e della liquidità potrebbe verificarsi nel breve termine, aumentando la visibilità e l’attività di trading intorno al titolo.
Dall’altra parte, nel breve termine, uno stock split potrebbe generare volatilità nei prezzi delle azioni. Questa volatilità può essere dovuta a fluttuazioni temporanee causate da reazioni emotive degli investitori piuttosto che da cambiamenti fondamentali nell’azienda.
 Sebbene meno comune, alcuni investitori potrebbero interpretare uno stock split come un segnale di debolezza, se non compreso correttamente. Ciò potrebbe causare una reazione negativa, sebbene non influenzi realmente il valore fondamentale dell’azienda.
Quali tipi di stock split possono essere effettuati ?
Gli stock split sono classificati in base alla proporzione con cui vengono frazionate le azioni esistenti. Normalmente vengono effettuati i seguenti frazionamenti :Â
Split 2-per-1 (2:1):
Ogni azione esistente viene suddivisa in due nuove azioni. Ad esempio, se un investitore possiede una quota, dopo lo split ne avrà due. Il prezzo per azione sarà dimezzato.
Split 3-per-1 (3:1):
Ogni azione viene suddivisa in tre nuove azioni. Un investitore avrà tre volte il numero di azioni rispetto a prima dello split, e il prezzo per azione sarà ridotto a un terzo del valore originale.
Split inverso:
Conosciuto anche come “reverse stock split”, comporta la riduzione del numero di azioni in circolazione, solitamente in proporzione inversa come 1-per-2 o 1-per-3. Questo tipo di split viene utilizzato per aumentare il prezzo per azione e può essere adottato dalle aziende per soddisfare i requisiti minimi di prezzo delle borse valori o per migliorare la percezione degli investitori sulla salute finanziaria dell’azienda.Â
Sul Reverse Split c’é un articolo a parte : https://www.altogain.it/un-reverse-stock-split-e-un-segnale-per-vendere/
Esempi di Stock Split famosi nella storia della borsa americana :
Apple Inc.
Nel 2020, Apple ha eseguito uno stock split 4-per-1. Ciò significava che ogni azione esistente veniva suddivisa in quattro nuove azioni. Ad esempio, se un investitore possedeva una quota prima dello split, dopo ne avrebbe avuto quattro, ma il prezzo per azione sarebbe stato ridotto a un quarto del valore originale. Questo è stato il quinto stock split nella storia di Apple.
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Tesla Inc.
Nel 2020, Tesla ha eseguito uno stock split 5-per-1. Questo ha significato che ogni azione esistente è stata suddivisa in cinque nuove azioni. Lo scopo era rendere le azioni più accessibili agli investitori, aumentando il numero di azioni in circolazione senza cambiare il valore complessivo dell’azienda.
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Amazon.com
Probabilmente non tutti sanno che durante il boom delle dot-com, Amazon.com ha eseguito uno “split inverso” o “reverse stock split”. In questo caso, invece di frazionare le azioni, l’azienda ha consolidato le azioni esistenti in meno azioni con un prezzo più alto per azione. Amazon ha eseguito uno split inverso di 1-per-3, riducendo il numero di azioni in circolazione per aumentare il prezzo per azione. Questo movimento è stato fatto per affrontare la forte volatilità delle azioni durante quel periodo e per mantenere un prezzo per azione più stabile.