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Il mercato azionario é caratterizzato da un andamento molto vario che determina la volatilità. Molto semplicemente possiamo dire che il mercato puó avere essenzialmente 2 fasi :

1- quando il trend é positivo e quindi avremo un mercato rialzista chiamato anche Bull Market e questo si ha quando lo scenario generale del mercato è ottimista e il mercato azionario è in rialzo

2- se il mercato invece si muove verso il basso, si parla di Bear Market o mercato ribassista.

Le terminologie di Bull e Bear sono usate con l’idea di come ciascuno di questi animali attacca i propri avversari. Il toro alzerà le corna in aria durante la sua fase positiva di conquista mentre un orso calpesterà con le zampe la sua preda guardandola dall’alto verso il basso.

Un mercato rialzista solitamente avviene quando l’economia è molto tranquilla, il PIL dell’economia è in aumento e anche la creazione di posti di lavoro è in aumento. La selezione delle azioni diventa piú semplice in uno scenario del genere poiché la salute generale è stabile si crea entusiasmo su tutto il mercato. Se un investitore è ottimista vuol dire che ha una “prospettiva rialzista”.

Un mercato ribassista è l’opposto: l’economia è in una fase di recessione per un lungo periodo e i prezzi delle azioni crollano piú o meno rapidamente. Di conseguenza, la selezione delle azioni diventa molto difficile e gli investitori si concentrano sul fare soldi vendendo azioni (vendita allo scoperto o short selling). Un investitore con un’opinione pessimista del mercato ha una “prospettiva ribassista”.

Il mercato dei tori

Questa situazione si verifica in un mercato in cui i prezzi di titoli quotati sono in continuo aumento a causa di scenari macroeconomici favorevoli o di migliorate condizioni interne all’azienda o al settore. In generale, la terminologia si applica ai titoli di borsa ma viene anche riferita ad altri investimenti come obbligazioni, FOREX, derivati , ecc.

Questi sono i punti essenziali di un Bull Market:

  • I mercati rialzisti sono preceduti dalla fiducia degli investitori, dalle aspettative positive e dall’ottimismo generale del mercato.
  • Nelle fasi iniziali, la maggior parte dei cambiamenti del mercato sono psicologici e potrebbero non essere necessariamente accompagnati da solide informazioni economiche o utili societari.
  • Ci sarà una massiccia domanda di opzioni Call nel mercato dei derivati ​​poiché il sentiment generale è ottimista.

I “mercati rialzisti” hanno tipicamente quattro fasi che ne indicano il ciclo di vita:

  • Nella prima fase, ci si sta riprendendo dall’approccio pessimistico lasciato alle spalle a causa dello scenario ribassista di mercato. I prezzi sono bassi e il sentimento degli investitori è piuttosto debole.
  • La seconda fase innesca un rilancio dei prezzi delle azioni, degli utili delle società e dell’attività di trading in ripresa con indicatori economici di performance sopra la media.
  • Nella terza fase, indici di mercato e i titoli toccano nuovi picchi di scambio. Il commercio di titoli continua a salire e i rendimenti da dividendi scendono verso il basso, indicando sufficiente liquidità nel mercato.
  • Nella fase finale, le attività di IPO sono elevate, come anche quelle di Trading e Speculazione. Rapporti P/E azionari sono ai massimi storici.

Sebbene i mercati rialzisti offrano molte opportunità per fare soldi e molteplici investimenti esistenti, tali situazioni non durano per sempre. Non è possibile prevedere i tempi precisi della sua entrata e uscita. Gli investitori devono sapere quando acquistare e vendere per massimizzare i loro guadagni e cercare di analizzare costantemente il mercato.

Uno degli esempi popolari di un mercato rialzista è “Il lungo mercato rialzista degli anni ’20”, che è stato alimentato dal boom economico, dalla prosperità, dalla facile disponibilità di servizi di credito e dalle maggiori opportunità di leva finanziaria. Un altro esempio piú recente é il periodo che é andato da metá 2020 a fine 2021; i governi per rimettere in funzione la macchina economica che era stata bloccata dalla pandemia, hanno immesso sul mercato molta liquiditá. 

Il mercato degli orsi

Tale situazione rappresenta una tendenza al ribasso nel mercato per un determinato periodo che puó essere piú o meno lungo. I mercati hanno un approccio pessimistico e i prezzi delle attività sono in calo o dovrebbero scendere nell’immediato futuro. I prezzi dei titoli scendono su tutta la linea e tendenzialmente su tutti i settori e si prevede che anche la fiducia degli investitori ne risentirà.

Le caratteristiche e le cause di un mercato ribassista varieranno a seconda delle circostanze. I cicli economici e il sentiment degli investitori svolgono un ruolo fondamentale nella direzione prevista e per quanto tempo dovrebbe durare.

Alcuni degli indicatori di un’economia indebolita sono:

  • -Scarse opportunità di lavoro
  • -Meno reddito disponibile nelle mani del grande pubblico
  • -Profitti aziendali in calo
  • -Esistenza di diversi nuovi minimi e minimi commerciali
  • -Vendita allo scoperto o aumento dell’utilizzo di opzioni Put
  • -Modifiche senza precedenti delle aliquote governative o di varie aliquote fiscali

 

I mercati ribassisti hanno anche loro in genere 4 :

  • Nella prima fase , il sentimento degli investitori e i prezzi dei titoli sono molto alti, ma gli investitori stanno ottenendo i massimi profitti e uscendo dal mercato.
  • Nella seconda fase , i prezzi delle azioni scendono rapidamente, l’attività di negoziazione e gli utili delle società diminuiscono e gli indicatori economici non stanno funzionando come previsto. La fiducia degli investitori va verso il pessimismo e può creare una situazione di panico. Gli indici di mercato e molti titoli raggiungono nuovi minimi commerciali e anche i rendimenti da dividendi aumentano. Questo indica che è necessario pompare più denaro nel sistema.
  • La terza fase evidenzia l’ingresso di speculatori sul mercato con prezzi e volumi scambiati in continua crescita e volatilitá molto alta.
  • L’ultima fase fa registrare una ulteriore caduta dei prezzi delle azioni ma a un ritmo più lento. È considerato un punto del riflusso più basso. Gli investitori iniziano a credere che il peggio possa essere passato e la reazione positiva inizia a fluire con i mercati ribassisti, consentendo infine il rientro delle prospettive rialziste.

Un esempio importante di Bear Market è la recessione, seguita dal crollo del mercato azionario di Wall Street del 1929 . Gli investitori per evitare perdite eccessive hanno continuato a vendere le loro azioni provocando un effetto domino. Il mercato crollò il 29 ottobre 1929, seguito da una prolungata depressione dell’economia chiamata “Grande Depressione”. Il Dow Jones Industrial Average è diminuito di quasi il 90% fino al 1932. 

In questo periodo stiamo subendo un altro mercato ribassista: dalla fine del 2021 si é innescato un trend negativo che non si é ancora concluso. Siamo ancora in fase 3? O in fase 4? Solo il tempo ce lo potrá dire . 

Differenze chiave

1- Il mercato è indicato come rialzista quando lo scenario generale del mercato è positivo e la performance del mercato è in aumento. Un mercato ribassista è quando la performance del mercato è in declino.

2- In un mercato rialzista, la prospettiva dell’investitore è molto ottimista e questo è visibile dal fatto che gli investitori prenderanno una posizione lunga sul mercato. In questo modo, l’anticipazione è che i prezzi dei titoli aumenteranno ulteriormente e gli investitori avranno l’opportunità di massimizzare le opportunità di profitto. Al contrario, in un mercato ribassista, il sentimento del mercato è piuttosto pessimista e si riflette negli investitori che prendono posizioni corte o short. 

3- L’economia cresce in modo sostenibile in un mercato rialzista. Al contrario, in un mercato ribassista, l’economia cadrà o non crescerà a un ritmo più veloce, come nello scenario di prospettive rialziste. In entrambe queste situazioni, un indicatore come il PIL (prodotto interno lordo) gioca un ruolo fondamentale nel dare una visione d’insieme di come l’economia si comporta sulla base dei fattori esistenti.

4- In un mercato rialzista, gli indicatori di mercato sono robusti. Questi indicatori sono utilizzati in analisi tecnica per prevedere le tendenze del mercato e vari rapporti e formule che spiegano gli attuali guadagni e perdite in azioni e indici e il loro movimento previsto in futuro. Ad esempio, l’indice di ampiezza del mercato è un indicatore che misura il numero crescente di azioni rispetto a quelle in calo. Un indice maggiore di 1.0 indica un futuro rialzo degli indici di mercato e viceversa se è inferiore a 1.0. In un mercato ribassista, gli indicatori di mercato non sono forti. 

5- Il mercato del lavoro in una situazione rialzista è molto brillante e ci sono più redditi disponibili nelle mani del pubblico in generale. Tuttavia, in un mercato ribassista, il mercato del lavoro è rigido e si stanno compiendo sforzi per controllare rapidamente le spese e l’occupazione.

6- In un mercato rialzista, la liquidità che scorre nel mercato è vasta e gli investitori continuano a pompare più fondi con una maggiore attività di trading e investono in azioni, oro, immobili, ecc. Tuttavia, la liquidità si prosciuga nel sistema in un mercato ribassista e gli investitori sono diffidenti verso qualsiasi forma di investimento. 

7- Le attività di IPO sono incoraggiate in un mercato rialzista poiché i sentimenti del mercato sono positivi e gli investitori sono disposti a investire più denaro. Tuttavia, in un mercato ribassista, le IPO vengono evitate poiché gli investimenti non sarebbero incoraggiati e le persone preferirebbero mantenere le posizioni e la liquidità esistenti.

8- Gli investimenti internazionali verranno automaticamente incoraggiati in un mercato rialzista per espandere il portafoglio esistente. Ad esempio, se L’Italia sta attraversando una fase rialzista e la Francia decide di effettuare generosi investimenti in Italia, una tale mossa incoraggerà una fase tranquilla per l’Italia, migliorerà gli investimenti effettuati dalla Francia e, a sua volta, stimolerà l’economia di entrambi i Paesi diffondendo così gli effetti di un mercato rialzista oltre i confini. Tuttavia, in un mercato ribassista, gli investimenti internazionali potrebbero non essere un’opzione favorevole per altri Paesi.

9- Un mercato rialzista incoraggerà il settore bancario a ridurre i tassi di interesse sui prestiti e mutui incoraggiando le attività commerciali a crescere. Questo grazie anche a politiche espansive dalla Banca Centrale e dal Governo. Al contrario, in un mercato ribassista, il settore bancario limiterà l’utilizzo di denaro per situazioni di emergenza, sollecitando politiche restrittive da parte delle massime autorità. I prestiti per interessi verrebbero mantenuti stabili o aumentati.

10- In un mercato rialzista, i rendimenti su titoli e dividendi saranno bassi, evidenziando la forza finanziaria dell’investitore e la sicurezza che gli altri possono ricevere sull’investimento effettuato, mentre, in un mercato ribassista, questi rendimenti saranno piú alti per tentare di attirare gli investitori offrendo rendimenti più elevati sui titoli in una data successiva.

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